Abbiamo già spiegato come le aziende produttrici, quando pensano alla vendita online, possano decidere di vendere direttamente ai consumatori (e-commerce b2c), o alla rete distributiva (e-commerce b2b).
Nel b2c bisogna trasformare i visitatori interessati, cioè il cosiddetto traffico qualificato, in clienti. Poiché il processo di comparazione e di scelta, prima di un acquisto, può essere anche lungo, un e-commerce b2c deve cercare di ottenere dall’utente una qualsiasi azione che trasformi il visitatore in un potenziale cliente.
A questo scopo, ad esempio, vengono sfruttate le liste dei desideri oppure l’iscrizione alla newsletter: gli utenti devono assolutamente rimanere in contatto con noi in modo da potere proporre loro promozioni speciali che possano indurlo all’acquisto.
Una volta inserita nel carrello la merce desiderata, l’utente/cliente deve poter concludere il proprio ordine nel più breve tempo possibile. Per un e-commerce b2c, difatti, la modalità di pagamento che va per la maggiore è PayPal, che consente di pagare anche con carta di credito. Gli acquisti, in questo modo, saranno rapidi, sicuri e garantiti.